In viaggio con The Social Table

/ Luglio 28, 2017/ Blog

Mercoledì 26 Luglio ci siamo divertiti al Bagno Perla di Punta Marina (RA) con una serata tutta delle nostre: The Social Table #onthebeach a tema viaggi

Ed eccoci qua, a conclusione di quel viaggio ma pronti e carichi per compierne un altro!

Avete trovato durante la serata il vostro prossimo compagno di avventure?

Tra nuovi sorrisi e tanti, anzi tantissimi viaggi ancora nel cassetto siamo grati a tutti i partecipanti della serata!

Un grazie speciale va ai nostri special guests che ci hanno coinvolto con il loro entusiasmo e voglia di scoprire: Selene Cassetta, grazie alla tua autenticità e genuinità, alla creatività di Arianna Magnani, Michele Costa il nostro archeologo preferito ora in viaggio in Giappone, a Giorgio Casadio e al suo mal d’Africa, a Sara Mazzotti oranizzatrice per eccellenza, Costanza Fabbri una vera e propria Travel Addicted  e ultimo ma non per importanza Mauro Bertolotto che ci ha concesso un’intervista personale su di lui e la sua passione per la bike adventure.

Buona lettura…

 

Mauro, qual è stata l’emozione più forte che hai provato viaggiando con la tua bicicletta? Descrivicela…

L’emozione più forte è senza dubbio la Libertà… la sensazione di non essere costretto in un luogo o in un atteggiamento. Questa sensazione la associo ad un momento vissuto in uno dei percorsi più belli del mondo che si trova in Nuova Zelanda. Era mattina presto, un sole meraviglioso, la foresta tagliata da una lunga strada asfaltata… e sapete cosa ho fatto? Ho urlato per 30 secondi, da solo in un quel luogo stupendo.

 

Viaggi da solo o in gruppo?

Preferibilimente da solo, ma non è una regola, anche se… mai con un compagno di viaggio, sempre con un amico.

 

Qual è stato il tragitto più estenuante che hai percorso?

La Patagonia, lato Pacifico: 1.300km percosi in 2 settimane

 

Lo spirito ideale per viaggiare?

Non imporsi nessun programma ma gestirlo… non ha senso pianificare un viaggio dove si cerca di scoprire posti e persone: se fossimo davvero capaci di farlo servirebbe a poco visitare quel posto.

 

Come viaggiano gli italiani? Credi che la passione di viaggiare in bicicletta sia abbastanza diffusa?

No, è molto meno diffusa che in tanti altri paesi europei. Siamo pigri rispetto a molti altri paesi europei e viaggiare in bicicletta ha moltissimi vantaggi.

 

Cosa metti nello zaino e cosa lasci a casa?

Il minimo indispensabile. Non può mancare il coltellino svizzero e la capacità di improvvisare. A casa lascio più pensieri possibile

 

Cos’è irrinunciabile per te quando viaggi?

La possibilità di variare il mio programma

 

I posti che ti hanno segnato?

Nuova Zelanda e Cile, rispettivamente per la bellezza del paesaggio e il senso di scoperta

 

I posti che non hai visitato ma che vorresti vedere?

La prossima meta sarà il Vietnam. C’è un percorso che si chiama Ho Chi Minh Trail che lo attraversa in tutta la sua lunghezza e che davvero mi attrae.

 

Un libro, un film, un quadro, una canzone che secondo lei rappresentano meglio la dimensione del viaggio?

ll viaggio è una cosa talmente vasta che è impossibile racchiuderla in un libro o in un film. Nel mio caso, il libro “In Patagonia” di Bruce Chatwin mi ha acceso il desiderio di partire alla scoperta di quel luogo.

 

Un viaggio che consigli?

Cuba, meta non semplice da attraversare in bici ma affascinante per come lo stile di vita si sia adattato alle esigenze di un regime socialista. La gente è fantastica ed il posto è molto sicuro. E’ un viaggio certamente interessante per l’ambiente ma che può davvero aggiungere qualcosa dal punto di vista umano se si riescono ad evitare le località fortemente turistiche.

 

Hai mai avuto paura durante un viaggio?

No, sono fortunato ma davvero molti problemi si possono eliminare con un pizzico di buon senso.

 

Mauro Bertolotto, oltre che essere un professionista nel mondo delle bici, è da sempre un appassionato ciclista amante dell’avventura. Potete seguirlo attraverso il suo progetto Adventure Hub. https://www.facebook.com/AdventureHubBike

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